Così come per ogni altra attività dell’uomo, la produzione e l’utilizzo del cashmere sono spesso chiamati a rispondere della loro sostenibilità. Il concetto stesso è oggetto di dibattito e andrebbe chiarito prima di chiederci cosa o cosa non è sostenibile. Vi sono varie discussioni sulla definizione di sostenibilità e opinioni contrastanti su ciò che andrebbe incluso in questo concetto.
Alcuni restringono il concetto di sostenibilità solo all’ambiente ed al benessere animale, altri considerano esclusivamente il lato economico e finanziario dimenticando aspetti importanti come la responsabilità sociale. Una definizione più ampia ed equilibrata afferma che la sostenibilità sia la capacità di continuare un comportamento o mantenere un processo indefinitamente includendo tutti gli aspetti: ambientali, animali sociali ed economici.
Il Cashmere and Camel Hair Manufacturers Institute nasce con l’intento di proteggere i consumatori, i produttori e i rivenditori dalle frodi sul cashmere. Qualunque sia la definizione accademica di “sostenibilità”, la nostra storia dimostra l’integrità dei valori condivisi dai membri di CCMI in entrambi i nostri consigli: Cashmere e Lana Superfine.
L’etichettatura corretta e trasparente dei prodotti in cashmere e in pura lana tutela il diritto del consumatore di essere in grado di riconoscere prodotti di qualità e di distinguerli dai prodotti di valore inferiore. Il CCMI sostiene da anni la corretta etichettatura tramite controlli a campione e programmi di controllo dell’applicazione. CCMI ha da sempre contrastato le frodi e messo in guardia i consumatori dai cosiddetti “super affari”, i quali, benché promossi sulla base di affermazioni generiche che non possono essere né confermate né contradette, come per esempio “best”, ”world class” oppure “sostenibile” ma che non sono necessariamente di alta qualità.
La vera sostenibilità, in tutte le fasi della filiera produttiva, dall’allevatore al commerciante al dettaglio, è un obiettivo da raggiungere e non una caratteristica. Inizia dal momento in cui il consumatore è consapevole del fatto che il cashmere e la lana sono delle fibre pregiate, adatte alla produzione di beni di alta qualità e di lusso. L’educazione del pubblico riveste un ruolo rilevante nella spiegazione di questo fatto importante e nell’evitare un’enfasi eccessiva sull’aumento di produzione di cashmere a discapito della qualità, utilizzando fibre di cashmere di scarsa qualità, provenienti da vestiti usati, per produrre articoli meno durevoli e di qualità inferiore.
Fra i membri del CCMI ci sono grandi gruppi multinazionali e più piccole imprese a conduzione famigliare, con una forte tradizione e una maestria incomparabili. Alcune hanno decenni o addirittura secoli di storia: la miglior dimostrazione di sostenibilità sociale delle comunità in cui operano. Alcuni membri stanno investendo direttamente in iniziative per ricostruire un tessuto economico e supportare comunità locali in luoghi dove la guerra è stata l’unica realtà per decenni.
Tutti i nostri soci sono impegnati nella qualità dei prodotti fatti grazie ai migliori processi produttivi e con i più alti standard di protezione ambientale, contro ogni crudeltà ed abuso sugli animali; inoltre, investendo per migliorare i loro processi ulteriormente anno dopo anno.
Questi sono i valori di CCMI. Il nostro istituto e i suoi membri sono impegnati, da generazioni, nel raggiungimento e nel miglioramento costante di questi valori.
